Il 13 giugno 2013 ricorre il centesimo anniversario dell’insediamento del Monastero delle Clarisse della SS. Annunziata nel convento di via S. Marco 12, che sarà festeggiato secondo il seguente programma:
• ore 18.30: Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo di Jesi Gerardo Rocconi
• A seguire: presentazione dei libri “Per sempre di fronte agli occhi” e “Nel cielo aperto del chiostro”, con la partecipazione degli autori.
Due ricorrenze a distanza ravvicinata – quella di quest’anno e l’altra del 2014 in occasione dei 350 anni dalla fondazione – che permettono di ripercorrere una storia umile, ma costellata da avvenimenti straordinari. La vita del Monastero, pur lontana dal clamore mondano, si è, infatti, intersecata con gli episodi salienti della storia jesina durante lo stato pontificio, il dominio napoleonico, il risorgimento e l’unità d’Italia.
Dalle cronache e dai documenti d’archivio custoditi all’interno della clausura, spuntano i protagonisti celebri della ribalta nazionale e locale (da Papa Pio IX a Re Umberto I, dal Commissario Lorenzo Valerio al Marchese Raffaele Mereghi) le cui azioni hanno inciso, talvolta con esiti drammatici, sull’esistenza della comunità religiosa.
Emergono, però, anche le figure di Madri Badesse (Luigia Segatori, Cecilia Schiaroli,
Chiara Maria Damiani) vissute nel nascondimento, ma pronte a difendere, con
indomito coraggio, la loro comunità monastica nel clima ostile delle soppressioni
ottocentesche e nelle fasi difficili della ricostruzione.
Ed emerge, soprattutto, la funzione sociale ed educativa svolta dal Monastero della SS. Annunziata attraverso le opere caritative verso i poveri e la gestione, per oltre due secoli, dell’Educandato, istituzione pedagogica particolarmente benemerita in un’epoca in cui non esistevano scuole pubbliche.
Per ricordare questi avvenimenti, la comunità delle Clarisse ha affidato a Mauro Torelli la stesura del libro “Per sempre di fronte agli occhi” al quale si accompagna il testo fotografico “Nel cielo aperto del chiostro”, realizzato da Valerio Lancioni. Il progetto grafico di entrambe le opere è stato curato da Gianluca Garbuglia (Risedesign).
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