Dopo un bel po’ di attesa (di comprensibile attesa!) finalmente, il 13 maggio, è giunto a farci visita il nostro Ministro Generale p. Carlos Trovarelli.
Lo attendevamo da tempo perché, da fratello e padre, potesse ascoltarci e condividere con noi le gioie e le fatiche del nostro cammino comunitario che, in questi ultimi tempi, è decisamente carico di desideri, progetti e speranze.
Quella di p. Carlos, sin dall’inizio del suo mandato a guida dell’Ordine dei frati, è stata, per la nostra Comunità, una voce eloquente e quasi “decisiva”, per tanti passi che il Signore ci ha chiamato a compiere. Da subito si è messo al nostro fianco credendo, insieme a noi, che la debolezza non è un ostacolo per i progetti del Signore, e ricordandoci che“ti basta la mia grazia; la mia forza infatti si manifesta pienamente nella debolezza” (2Corinzi 12,9).
Sabato pomeriggio ci ha ascoltate con calma e attenzione, ha accolto le nostre proposte e idee senza temere l’ulteriore “lavoro” che, a causa nostra, gli si prospettava davanti: profondamente convinto dell’unità carismatica che lega i Frati alle sorelle Clarisse, ci ha assicurato la sua presenza e il suo sostegno.
Dopo cena, alla presenza di p. Silvano Bianco, Segretario personale, p. Carlos ha raccontato le vicissitudini dell’Ordine in tutto il mondo. La bellezza, l’entusiasmo e la fioritura vocazionale nei paesi asiatici, il calo numerico in Europa e in Occidente che obbliga a ridimensionamenti e chiusure, ma che permette anche lo sbocciare di nuove esperienze, talvolta profetiche. Ha condiviso con noi storie di frati sconosciuti e sparsi in tutto il continente che profumano di santità: chi sopporta con fede e accettazione la malattia improvvisa, chi sta donando la sua vita in solitudine e persecuzione rischiando sulla propria pelle, ecc…
L’indomani mattina abbiamo celebrato la Messa domenicale presieduta, ovviamente, da p. Carlos e concelebrata da p. Silvano. Nell’omelia, il Ministro Generale si è soffermato sul senso del tempo pasquale, il tempo della raccolta dei frutti; sottolineando che la discesa dello Spirito è il più grande dono di questo tempo santo ha ribadito: “il vero frutto non è quanto noi possiamo fare, ma è lo Spirito, e quanto Lui può fare in noi”.
Al termine della celebrazione eucaristica p. Carlos ha benedetto le icone della Madre di Dio, di S. Giuseppe, di S. Francesco e di S. Chiara, realizzate da noi sorelle per la chiesa del convento di S. Francesco dei nostri confratelli di Zahale in Libano.
Nella mattinata il Ministro Generale si è reso ancora disponibile per l’ascolto della Comunità. E, a conclusione di queste preziose giornate, non poteva mancare un buon pasto domenicale condiviso in fraternità.
Assicuriamo a p. Carlos, e a tutti i fratelli del Definitorio Generale, la nostra preghiera, augurandoci che la comunione identitaria e carismatica tra i nostri Ordini cresca e si intensifichi sempre più a lode e gloria del Regno del Signore!
Sorelle Clarisse di Montone (PG)