Monastero S. Chiara - Altamura (BA)
Percorso di spiritualità con l'arte iconografica 2020
Il bello non è
solo ciò che piace:
oltre ad essere una festa per gli occhi,
il bello nutre lo spirito
e lo illumina.
(Pavel Evdokimov)
QUANDO L’ARTE RACCONTA LA PAROLA E SI FA PREGHIERA
Secondo l’antica tradizione dell’Oriente cristiano, l’icona, con la sua ricchezza di rimandi simbolici, non è semplicemente un’immagine - per quanto sia questo il significato letterale della parola (dal greco
eikon) -, ma luogo della Presenza divina, una
finestra sul Mistero. L'icona è
bellezza che genera bellezza interiore. Nella vera bellezza, riflesso dell'armonia, si comincia a provare la nostalgia di Dio (PAPA FRANCESCO).
Scrivere un'icona significa vivere un cammino,
un'esperenza di incontro personale con il più bello tra i figli dell’uomo (Sal 44,3). Ogni fase della sua realizzazione ha un significato teologico ed è frutto della docilità all'azione dello Spirito Santo, misterioso e vero Autore di ogni icona.
Il nostro percorso è stato pensato per giovani e giovani adulte che desiderano vivere un'esperienza di contemplazione attraverso l'arte.
Il Signore ha impresso profondamente in ciascuno di noi la Sua immagine divina. Icone dell'Icona increata, le partecipanti sono state guidate a riflettere come in uno specchio (cf. 2Cor 3,18) il loro volto nel volto di Cristo, immagine del Dio invisibile (Col 1,15), per lasciarsi gradualmente trasfigurare dalla Sua luce intramontabile e poter guardare se stesse, gli altri, gli eventi, l'intera creazione, con i Suoi occhi: alla Sua Luce vediamo la Luce (cf. Sal 36).
Vi riportiamo di seguito stralci di testimonianze di alcune delle partecipanti:
Sabina (Cassano Murge): […] Da tempo sentivo inquietudine e fame di un incontro che il corso ha reso possibile. Pensare di scrivere il volto di Cristo mi riempiva di gioia e tanta paura al tempo stesso: non me ne sentivo degna. Intanto speravo di immergermi nella meditazione e di assaporare la preghiera nel silenzio e nella quiete che solo il monastero può offrire. Le mie aspettative non sono state deluse. […] Per me è stato tutto nuovo, a cominciare dall’atmosfera dei luoghi monastici alla conoscenza di persone che con me hanno condiviso il fascino e il trasporto della preghiera, le riflessioni, i dubbi, le domande, il racconto delle nostre fragilità e ferite. Intanto, con il passare del tempo, il volto del mio Gesù prendeva forma e ho iniziato a parlargli. Al termine del corso, guardavo l’icona con emozione, aspettando il momento della celebrazione della Messa e della benedizione: il mio Gesù sarebbe venuto con me a casa, avrei continuato a guardarlo e parlargli. Ringrazio di cuore le suore che mi hanno ospitato e suor Chiaraluce per avermi aiutato a scoprire la dolcezza della preghiera e della ricerca di Gesù, di cui tutti sentiamo struggente nostalgia. Grazie anche alle mie compagne di corso, con cui è stato bello condividere un viaggio inaspettatamente (perché sconosciuto) affascinante. Ora, a distanza di qualche tempo, mi capita non di rado di ripensare a questa esperienza […].
Marianna (Altamura): In questo anno particolarmente difficile ho avuto la possibilità e la grazia di poter scrivere un'icona della Vergine del Silenzio. Desideravo partecipare nuovamente ad un corso iconografico (in precedenza avevo partecipato ad altri corsi in altri monasteri) e, in particolare, scrivere un'icona della Vergine Maria. Il corso è stato molto bello e molto coinvolgente. […] I momenti della scrittura dell'icona, svolti nel silenzio o con un accompagnamento musicale, erano intervallati da momenti di preghiera comunitaria, preghiera personale e condivisione. Mi sono sentita accompagnata durante tutti i passaggi. […] Penso anche agli innumerevoli errori fatti nella scrittura di questa icona, così come accade nella vita! Ogni sbaglio, tuttavia, ha portato a particolari ancora più belli: i colori previsti divenivano tutt'altro, la grafia, che tanto mi spaventava, dava luce a tratti del viso di una dolcezza disarmante...Così la Vergine ha scritto il suo Volto attraverso le mie mani, non pratiche, insicure, per farne un'opera di dolcezza e misericordia. La tua dolcezza, Vergine del Silenzio, ci aiuti ad accettare i piani di Dio nella nostra vita, anche quando non li comprendiamo.
Antonella (Altamura): […] Il corso mi ha permesso di riprendere pennelli e colori in mano, cosa che non facevo da molto tempo, e di entrare nel mondo della contemplazione. Non immaginavo si potessero combinare arte e preghiera e questo corso è stata una grande rivelazione per me. […]
Il periodo che stiamo vivendo non ci ha permesso di stare vicine con le altre compagne di questo viaggio mentre lavoravamo insieme, ma i nostri cuori lo sono stati. Ci siamo conosciute, rispettate, ascoltate e penso che solo la preghiera possa unire in poco tempo persone sconosciute ma con le anime aperte all'amore fraterno. E’ stato un regalo, questo corso, che custodirò per sempre.
Costanza (Santeramo in Colle): L’esperienza del corso sull’iconografia è stata a dir poco entusiasmante. In principio, la curiosità verso u
na nuova tecnica artistica e l’amore che nutro per l’arte mi hanno spinta ad iscrivermi al corso. […]
La carissima suor Chiaraluce ci ha preso per mano e ci ha condotto con lei in un viaggio osmotico di colori, tecniche, sensazioni e preghiera. La base di questi ingredienti è stata la meditazione e il rapporto che ognuna di noi ha con il buon Dio… È un dolce ricordo quel corso, fatto di volti sacri, di storie di salvezza in cui ci si poteva immergere e attraverso cui poter contemplare anche sulla propria vita, al cospetto di Cristo.
Il mio ringraziamento va a quelle splendide donne che abitano il Monastero di Santa Chiara che, con pazienza e amore, ci hanno permesso di poter frequentare il corso […] nonostante il periodo difficile[…], regalandoci momenti di pura bellezza e verità.
Vi invitiamo a lodare con noi il Signore, che ci dona di sperimentare la Sua vicinanza e ci ricorda che la Sua grazia è tutto ciò che occorre, perché la forza si manifesta pienamente nella debolezza (2Cor 12, 9).
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